Urbanistica INFORMAZIONI

Provincia di Salerno

Diversi e variegati sono i paesaggi che caratterizzano le aree geografiche che la compongono e che la contraddistinguono come una delle province più varie d’Italia. Dalla Costiera Amalfitana - che delimita a nord il golfo di Salerno - e che è riconosciuta come Patrimonio Unesco in quanto nota come uno dei più incantevoli e unici paesaggi italiani, all’Agro Nocerino- Sarnese, area dalle forti potenzialità agronomiche geograficamente racchiusa a nord-est dai monti Picentini che la separano dalla provincia di Avellino.
Dall’area urbana di Salerno alla Valle dell’Irno e i Monti Picentini. Dalla Piana del Sele, zona ad elevata produttività agricola e di forte richiamo turistico per la presenza di importanti siti archeologici quale quello di Paestum, al Cilento e al Vallo di Diano, territori in parte prevalentemente montuosi di difficile accessibilità, a lungo rimasti isolati dai principali flussi di traffico, ma di grande fascino paesaggistico tanto da essere dichiarati Parco nazionale e patrimonio Unesco.
Una provincia complessa ed articolata in cui sussistono condizioni di squilibrio tra un area forte (quella nordoccidentale della Costiera Amalfitana, del capoluogo e dell’agro nocerinosarnese,) ed una debole (quella sudorientale come quella del Cilento interno e del Vallo di Diano) che ha portato ad una elaborazione di un piano a carattere sperimentale, anche per quanto concerne la struttura, i contenuti tecnici e la gestione dei rapporti con i comuni e con gli enti di settore – come emergerà nella successiva descrizione del piano.
In questo contesto, come dichiara il prof. Alessandro Dal Piaz. coordinatore scientifico del Ptcp, è stata una sfida straordinariamente appassionante quella di misurarsi concretamente con la elaborazione di una proposta di piano per mettere a disposizione delle istituzioni uno strumento di indirizzo e coordinamento capace di accogliere le aspirazioni e le propensioni sociali, orientandole in una prospettiva integrata di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico [*].
A ciò si aggiunga che il Ptcp di Salerno, come tutti piani provinciali campani già in corso di elaborazione, ha affrontato due condizioni sfavorevoli relative al contesto normativo regionale.
In primo luogo, un’introduzione relativamente recente delle disposizioni legislative regionali di formazione ed approvazione dei Ptcp (Lr16/2004 - “Norme sul governo del territorio” rispetto alla quale i PtcP in corso di elaborazione si sono dovuti adeguare) ha contribuito a ritardare, o almeno a rimodulare una diversa costruzione del piano stesso. Tra l’altro questa legge all’art. 18, recependo il disposto dell’art.
143 del Dlgs.42 del 22 gennaio 2004, sanciva la valenza e la portata del Ptcp quale piano paesaggistico. A tal riguardo tutti i piani provinciali campani, almeno quelli più avanzati, avevano nel contempo già predisposto i necessari studi e avviato in parte le intese istituzionali previste dalla legge.
In secondo luogo, la recente approvazione del Piano territoriale regionale (Lr 13 del 13 ottobre 2008), attraverso il recepimento del cosiddetto Decreto Rutelli – il Dlgs. n.63 del 26 marzo 2008, recante “Ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42, in relazione al paesaggio” –, ha provveduto alla revoca dell’attribuzione di “valore e portata di piano paesaggistico” ai piani territoriali di coordinamento provinciale lasciando ad essi un ambito di azione ai soli fini dell’attuazione della Convenzione europea del paesaggio.
A tal proposito la proposta di Ptc di Salerno – attraverso l’insieme delle analisi, interpretazioni, valutazioni ed indirizzi predisposti in coerenza con il Ptr e con le connesse Linee guida per il paesaggio –, offre sicuramente un contributo significativo per la redazione del piano paesaggistico regionale.

[*Provincia di Salerno, Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Salerno, quaderno n. 4 – Proposta definitiva, 2009, p.8.

Data di pubblicazione: 5 aprile 2011