Urbanistica INFORMAZIONI

Il Qsv intercomunale di San Gemini-Acquasparta-Massa Martana

I tre Comuni costiutiscono un ambito territoriale dell’Umbria centrale, che, rispetto al sistema insediativo regionale, risulta più marginalizzato. Si tratta di un contesto vallivo e montano, ricco di risorse territoriali e paesaggistiche fondate sulla storia, sull’archeologia, sul patrimonio naturalistico e rurale e sul sistema policentrico di insediamenti storici di origine antica. È sulla base di questo patrimonio diffuso che si fonda il processo di sviluppo avviato dai tre Comuni, attraverso la redazione del Qsv.
Il Quadro Strategico di Valorizzazione intercomunale rappresenta una prima sperimentazione di un modello, previsto dalla Lr 12/2008, applicato ad una dimensione di rete, ovvero di rete intercomunale. Si tratta di una iniziativa intrapresa dai Comuni di Acquasparta, San Gemini e Massa Martana, supportati dalla Regione Umbria, in coerenza con le attuali politiche regionali che incentivano l’associazionismo tra comuni per impostare lo sviluppo territoriale e lo sviluppo locale. I tre Comuni hanno sottoscritto un Protocollo di intesa per avviare politiche di rete per la valorizzazione dei propri territori.
In questa fase il documento è basato sulla interpretazione delle Linee guida regionali [1], predisposte per la redazione dei Quadri Strategici. Si tratta di una interpretazione che inquadra il Qsv come una prima possibilità per le Amministrazioni locali di avviare un processo di sviluppo locale, fondato sulle risorse territoriali, materiali e immateriali, e sulle identità locali. Il Qsv intercomunale rappresenta il quadro delle politiche locali da promuovere e le azioni da intraprendere, allo scopo di rivitalizzare i centri storici e il territorio in cui essi sono inseriti. Il Qsv dunque si fonda sulla definizione di alcune idee forza, scaturite da un primo tavolo partecipativo, costituito dalle amministrazioni ed enti territoriali di competenza.

Le strategie e le azioni del Qsv

Le idee avanzate dai tre Comuni per avviare il processo di sviluppo locale auspicato, si fondano sul patrimonio territoriale diffuso, che risulta la risorsa più importante e condivisa dalle comunità locali. Le strategie e le azioni prefigurate, anche a seguito del processo partecipativo, riguardano la messa in valore di tutte quelle risorse, quali, la natura, la storia, l’archeologia, che costituiscono un patrimonio da valorizzare al fine di potenziare quei flussi, economici e sociali, indispensabili per avviare la rigenerazione dei centri storici, inseriti in questo contesto territoriale. Le strategie prefigurate si fondano sulla scelta di avviare questo processo in forma congiunta, proprio al fine di aumentare la massa critica spendibile e, non ultimo, per incentrare lo sviluppo sull’identità di un territroio, che, al di là dei confini amministrativi, trova molti punti in comune sul sistema territoriale nel suo complesso.

Dalle idee forza ai progetti strategici

Il Quadro strategico di valorizzazione poggia le sue basi su idee forza, su cui sono state sviluppate le azioni successive. Le idee forza condivise nei tavoli partecipativi e definite in questa fase sono:

  1. il territorio accogliente, la qualità della vita, le acque e i percorsi della salute;
  2. il territorio della via Flaminia antica, dei siti archeologici, dei beni culturali diffusi e il patrimonio naturalistico;
  3. il territorio della mobilità dolce, la ferrovia centrale umbra e l’intermodalità;
  4. San Gemini: il commercio urbano, le attività culturali ed espositive;
  5. Acquasparta: il recupero del patrimonio edilizio immobiliare degradato del centro storico;
  6. Massa Martana: il turismo “amico”, il riuso del centro storico a scopo ricettivo, il centro delle energie rinnovabili e il turismo congressuale.

Le idee forza individuate fanno riferimento ad una rappresentazione del territorio coinvolto e ai relativi centri storici che costituiscono i poli principali di questa rete territoriale.
Il Qsv è concepito come anello di raccordo tra le politiche locali, le politiche regionali (dunque comunitarie) e provinciali. Il Qsv rappresenta, quindi, il riferimento locale per costruire un sistema virtuoso, alimentato dalla sinergia tra politiche intersettoriali, quali le politiche agricole, le politiche sul turismo, sull’ambiente, sulla cultura, le politiche sociali e di welfare.
A questo scopo la prima azione intrapresa è stata quella di sistematizzare il bagaglio di conoscenze messe a disposizione dalle Amministrazioni comunali coinvolte. Si è redatta un’analisi in grado di restituire l’economia e la società di questo territorio. Se ne è fornita una rappresentazione anche territoriale per cercare di individuare le prime leve di territorializzazione dello sviluppo. A questo scopo si è restituito un primo quadro dell’assetto socio-economico che caratterizza il territorio dei tre Comuni, restituendo la localizzazione, l’intensità, la tipologia, le caratteristiche e le dinamiche delle attività produttive. Si è focalizzata l’attenzione su quelle attività che hanno maggiori affinità con i programmi di sviluppo locale rappresentati dalle idee forza. A questo assetto economico si è affiancato l’assetto archeologico e storico-culturale che caratterizza il valore intrinseco del territorio. Ne scaturisce un quadro ricco di opportunità legate al modello di sviluppo che fa perno proprio su queste risorse, che costituiscono la base per le prime azioni di valorizzazione.

Alla definizione delle idee forza preliminari è seguita la definizione di una serie di progetti strategici, territoriali e tematici, sintetizzati in un primo Masterplan del Qsv. I progetti individuati sono:

  1. progetto Flaminia antica e siti archeologici;
  2. progetto mobilità dolce e sostenibile;
  3. progetto territorio dell’acqua;
  4. progetto centro storico San Gemini;
  5. progetto centro storico Acquasparta;
  6. progetto centro storico Massa Martana;
  7. progetto rete di centri, nuclei storici ed emergenze storiche;
  8. progetto paesaggi di prossimità ai centri e nuclei storici.

L’accezione di Progetto utilizzata si riferisce al significato che assume il termine “progetto strategico” nella prassi consolidata della programmazione dello sviluppo, dunque non si tratta di definire e proporre assetti territoriali, ma di individuare soggetti, obiettivi, azioni, intorno ai temi evocati. Per ciascuno dei progetti richiamati il Qsv individua specifiche schede organizzate in:
- idee forza di riferimento principale;
- azioni strategiche;
- obiettivi generali suddivisi per step temporali di breve, medio e lungo periodo;
- schede operative.

A questo scopo si precisa che le strategie intraprese dal Qsv sono tutte orientate verso la rigenerazione dei rispettivi centri urbani storici, facendo leva anche sulle risorse territoriali. In questo senso il Qsv promuove tutte quelle politiche orientate alla rivitalizzazione economica, sociale e urbana dei centri storici.
Nello specifico il Comune di Acquasparta si è prefisso l’obiettivo di dare continuità alle politiche di riqualificazione del tessuto edificato del centro storico, sia nell’assetto urbanistico, con particolare riferimento alla sicurezza urbana, che edilizio, e ambientale, mediante la riorganizzazione del sistema delle residenze, dei servizi, delle infrastrutture e attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riqualificazione degli spazi pubblici. Inoltre, al fine di potenziare il tessuto socio-economico e culturale, della città storica, il Comune ha intrapreso, attraverso il recupero e la gestione di grandi contenitori importanti (Complesso di San Francesco, Palazzo Cesi in via di definizione un piano di manutenzione straordinaria e di gestione) azioni di rilancio dell’attività culturale al fine di rendere il Comune stesso attrattivo sul panorama regionale e nazionale. Vista la necessità del Comune di Acquasparta di recuperare una buona parte del patrimonio edilizio prevalentemente di proprietà privata, si è avviata una attività, prevista dalla Lr 12/2008 di riconoscimento e individuazione degli Ambiti di rivitalizzazione prioritaria (Arp), rispetto ai quali avviare i relativi meccanismi premiali volti ad incentivare gli interventi di recupero da parte dei soggetti privati. In particolare da una prima analisi del centro urbano storico emergono tre Arp candidati, per i quali si verificano le condizioni di degrado previste dall’art. 7 della Lr 12/2008. Per tali ambiti si sono prefissati gli obiettivi di rivitalizzazione (art. 3 Lr 12/2008), che riguardano non solo il recupero materiale e immateriale, ma anche la rivitalizzazione dell’intero centro storico. Per quanto riguarda la possibile attuazione degli interventi necessari si è prefigurata la possibilità di avviare un Programma urbanistico, secondo quanto previsto dalla Lr 11/2005. Si è inoltre calcolata la quantità edificatoria premiale nei casi in cui ne ricorrano le condizioni previste dalla legge e si è operata una prima ipotesi di aree idonee ad accogliere i diritti edificatori scaturiti da tale premialità. Si evidenzia che tali aree, che presentano le caratteristiche urbanistiche idonee ad accogliere quantità edificatorie aggiuntive, necessitano anch’esse di interventi di riqualificazione urbana. In questo senso si potrebbero raggiungere due obiettivi contestuali. Il primo è riferito alla riqualificazione interna al centro storico, il secondo è riferito alla riqualificazione di ambiti che si trovano ai margini del centro storico stesso.
Gli indirizzi formulati dal Comune di San Gemini sono orientati verso l’attuazione di politiche e azioni, in coerenza con quelle del passato, volte a superare l’isolamento del Centro Storico rispetto alle altre parti della città, attraverso il completamento di quelle opere infrastrutturali già avviate per le quali si auspica un veloce completamento, come i parcheggi di prossimità al centro storico. Inoltre il Comune di San Gemini intravede la necessità di potenziare il tessuto commerciale, culturale ed economico, all’interno del centro storico, anche attraverso il potenziamento di strutture esistenti da rifunzionalizzare a scopo culturale, espositivo.
Il Comune di Massa Martana per il proprio centro storico ha espresso l’indirizzo della rivitalizzazione del tessuto socio economico, sia del centro storico, che delle aree di prossimità, con specifico riferimento all’area del Campo della Fiera dove sono già in atto interventi di riqualificazione e rivitalizzazione, che andrebbero ulteriormente implementati con strutture di servizio alla cittadinanza. In questo senso le azioni intraprese dal Comune di Massa Martana investono in prima persona il centro storico stesso che organizza la ricettività nella forma dell’Albergo diffuso, che coinvolgerà una parte cospicua del patrimonio edilizio del centro storico. Per quanto riguarda il percorso avviato, i Comuni hanno realizzato una serie di incontri, workshop partecipativi, finalizzati all’ascolto da parte dei portatori di interesse, rispetto alle idee forza consolidate, di suggerimenti e indicazioni per ogni centro storico ed anche per il territorio di riferimento. Durante gli incontri sono stati presentati anche i primi progetti strategici individuati come base di discussione e condivisione.
Gli obiettivi generali e gli indirizzi, afferenti a ciascun progetto strategico, saranno oggetto di una seconda serie di incontri ai quali aderiranno tutti i soggetti portatori di interesse. L’esito di questo tavolo partecipativo sarà la definizione di schede operative di azione, vale a dire l’individuazione delle azioni da intraprendere nei vari settori, quali:
- il marketing;
- l’edilizia residenziale;
- le attività economiche;
- i servizi;
- le attività culturali;
- i servizi sportivi e aggregativi;
- i servizi socio sanitari;
- la mobilità e le infrastrutture.
Ciascuna scheda operativa di azione sarà organizzata in:
- obiettivi specifici;
- caratteristiche principali dell’intervento;
- risultati attesi;
- data di avvio e durata prevista;
- processo di realizzazione;
- soggetti da coinvolgere;
- possibili canali di finanziamento;
- monitoraggio e indicatori.

Alle schede così definite e riferite alle azioni sopra richiamate corrisponde un altro tavolo partecipativo, in questo caso definito tavolo tematico, in quanto raccoglierà i soggetti interessati alle singole azioni specifiche.
Per quanto attiene questa seconda serie di incontri si auspica che possa far riferimento ad una seconda fase del Qsv, quella relativa alla costruzione del primo piano di azione.

[1Linee guida predisposte dalla Regione Umbria in collaborazione con il Centro di Ricerca FormazioneCulturaStoria (Valorizzazione e egstione dei centri storici minori e relativi sistemi paesaggistico-ambientali) Focus, Sapienza Università di Roma, Manuela Ricci, direttore.

Data di pubblicazione: 27 marzo 2012